Ci si sta chiedendo come finito il lockdown e superata la fase di pandemia da Covid-19 il mercatto immobiliare reagirà.

Ma nel primo trimestre, qual è stato il rendimento degli immobili in Italia? È stato un mercato conveniente?
Dati alla mano, la risposta è sicuramente positiva.

Chi ha fatto proprio un immobile nei primi tre mesi del 2020, prima dello scoppio del Covid-19, ha beneficiato di rendimenti davvero ottimi. Lo studio effettuato dall’Ufficio Studi di Idealista ha rivelato come nel primo trimestre dell’anno i rendimenti offerti dagli immobili siano cresciuti in tutti i segmenti del property. Solo il segmento commerciale è rimasto invariato rispetto all’anno precedente, mentre il tasso del Btp a 10 anni segna un rendimento dell’1,8%.
Comprare un immobile per investimento ha garantito un capital gain che varia dal 9,9% 
dei negozi al 6,3% dei box passando per l’8,2% degli uffici e il 6,7% delle abitazioni.

Ma quanto ha reso comprare casa? L’indagine di Idealista rivela che l’investimento nelle abitazioni è diventato sempre più remunerativo toccando i massimi degli ultimi 5 anni.
I rendimenti medi degli affitti nelle grandi città italiane sono aumentati di 2,1 punti percentuali rispetto al primo trimestre del 2015 e di 0,8 punti percentuali rispetto allo scorso anno per via dell’incremento dei canoni medi e il calo dei prezzi di vendita.

Nel commerciale i rendimenti sono stati pari a quelli dell’anno scorso ma sono molto favorevoli. Treviso e Ferrara, rispettivamente 16,7% e 15,1% sono i centri città con il più alto tasso di rendimento.

Acquistare invece un immobile ad uso ufficio ha comportato un rendimento a percentuali maggiori del 0,5% in media nelle città italiane, raggiungendo anche l’8,9% a Vicenza, confermando un rialzo dei rendimenti rispetto all’ultimo anno.

Infine vi è stato un netto aumento anche nel mercato dei box e dei posti auto che arriva ad avere un incremento dello 0,8% rispetto al 2019. A Milano e a Roma si è registrata una performance del 6%.